Com’è nato il “Busto ligneo di San Nicola Greco”
Mancava una statua del santo
Nella chiesa di san Francesco d’Assisi a Guardiagrele dal 1343 sono custodite le reliquie di San Nicola Greco, ma non esisteva fino a ieri una statua rappresentativa del Santo. La rappresentazione più fedele è il simulacro rivestito con il tipico abito dei monaci basiliani, mentre il volto e le mani sono in ceramica.Nasce così la necessità, da parte della fondazione San Nicola Greco di Guardiagrele, di commissionare la realizzazione di un busto del Santo.
La commissione di una riproduzione fedele in legno
La parte di studio e di ricerca è stata curata da una commissione preposta formata dalla fondazione, dal M° Angelo Catano e da Mons. Giuseppe Liberatoscioli. La quale ha delineato le caratteristiche iconografiche e simboliche che meglio rappresentassero il santo, tenendo in considerazione tutti gli aspetti storici, artistici e religiosi.
La realizzazione è stata affidata alla ditta Francesco Carullo di Orsogna, su suggerimento dell’Ente Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese di Guardiagrele. Nel progetto della scultura sono state messe in opera le più innovative tecniche dell’artigianato digitale, avvalendosi della collaborazione di esperti nelle diverse fasi realizzative
La scansione 3D delle reliquie del Santo
Per assicurare la massima fedeltà della statua al volto esistente, è stata utilizzata la tecnica della scansione 3D, che consente di acquisire le forme tridimensionali, con una precisione di 0.5 mm, trasformandole in disegno digitale. La scannerizzazione ha interessato anche le mani in ceramica appartenenti al simulacro. Il saio è stato indossato da un modello che ha posato secondo le indicazioni della commissione, nella sua mano sinistra è stato posto un messale. Tale fase è stata curata da Simone Carullo, il quale si è occupato di rilevare le forme per poi accoppiarle, in modo da abbozzare un primo elaborato digitale sotto forma di nuvola di punti.
La modellazione 3D del progetto
In seguito lo scultore digitale Simone Rasetti ha rielaborato la geometria scansita tramite software di modellazione tridimensionale (ZBRUSH) ricostruendo le parti mancanti. Con la tecnologia digitale lo scultore ha rifinito la supeficie geometrica con dettagli e particolari del volto; tutto il processo è stato realizzato seguendo la documentazione storica e le linee guida concordate con il gruppo di lavoro.
Dal progetto alla realizzazione dell’opera con la tecnica della fresatura a controllo numerico cnc
Il progetto del santo sviluppato è stato importato in software CAD-CAM Alphacam. Lo scopo di questo software è quello di generare i percorsi impostando la strategia e gli utensili appropriati e tutti gli altri parametri tecnologici. La macchina CNC segue i codici di programmazione per la realizzazione della scultura lignea. Grazie a questo tipo di lavorazione del legno si possono ottenere pezzi aventi precisione centesimale e inoltre le forme rispecchiano fedelmente quelle del disegno tridimensionale.
Con determinati criteri di programmazione e di impostazione della macchina è possibile ottenere anche superfici con ottima finitura. Per quanto riguarda il busto, è stato diviso in due parti principali, anteriore e posteriore e due secondarie, la mano destra aperta e la mano sinistra con il libro. Su tutte le parti è stata eseguita una sgrossatura e una finitura e la parte interna della statua è stata svuotata in modo da alleggerirla, ottenendo un peso totale di circa 50 kg. Per i dettagli più piccoli è stata utilizzata una fresa da 6 mm di diametro; la programmazione è stata suddivisa in 26 piani di lavoro per realizzare tutti i sottosquadri, ottenendo un totale di circa 4.6 mln di righe. Il materiale ligneo era stato preparato precedentemente attraverso un sistema di sezioni lineari sul modello CAD 3D in modo da avere con esattezza la quantità e le dimensioni giuste del legno da lavorare. Il legno utilizzato è il sassofrasso.
Le rifiniture finali della scultura sacra
A lavorazione CNC conclusa, è stata eseguita una accurata carteggiatura e rifinitura dei dettagli con sgorbia. L’opera è stata successivamente trasferita nel laboratorio della pittrice Nicoletta Legnini che si è occupata della decorazione pittorica. La scultura lignea è stata preparata per la decorazione policroma trattandone la superficie mediante l’applicazione a pennello di una imprimitura a gesso della Lefranc & Burgeois , stesa in strati successivi ed accuratamente levigata con carta abrasiva da doratura, al fine di ottenere una stesura ottimale della materia pittorica. Successivamente è stata dipinta con colori artistici ad olio e resina” Mussini serie10″ della Schmincke. Alcuni particolari sono stati decorati con argentatura alla foglia, applicata con la tecnica all’olio (missione). Infine, sull’opera, è stata apposta una leggera verniciatura di protezione con Vernice per ritocco extrafine J.G.Vibert Lefranc&Bourgeois.Per completare il progetto, è stato realizzato un piedistallo in mogano sapelli e sulle superfici laterali è stato incisa un’antica antifona in latino dedicata al santo.